Quando l'autore mi ha comunicato il nome del blog sono rimasta perplessa, poi, leggendo i "perché" del nome, non ho potuto fare a meno di pensare che sia una persona veramente speciale e che solo una creatura intelligente e sensibile poteva scegliere un nome apparentemente prosaico ed invece così pregno di significati transeunti. Beh,....ho detto tutto!
Come eravamo... io ero un tessuto. Un broccato dai fitti e complessi ricami, ogni filo un sogno, ogni punto un progetto, ogni motivo un ideale. Via via, col tempo, il disegno si è sfilacciato, il colore sbiadito, il tessuto un po' liso. Come siamo... Più belli, dice qualcuno... Non saprei... Sto lì tutto il giorno a strofinare quelle stramaledette macchie che non se ne vanno neanche con la candeggina, neanche con l'acido muriatico, mai, stanno sempre lì a guardarmi mentre io, inebetita, faccio finta di niente ma.. in realtà lo so, lo so bene. Non sono mica scema. Ci sono macchie che non possono andar via, ci sono macchie che impregnano di sè ogni cosa, non c'è tessuto che tenga, non c'è ordito che ne sia scevro. Te le porti dietro, impari a conviverci, a un certo punto le fai tue. Diventano parte di te. Così preferisco chiamarle: macchie. Piuttosto che rimpianti.
Perchè davanti al banco della tonnina vedi passare l'umanità più varia. Perchè attorno al banco della tonnina possiamo urlare e nessuno ci può far tacere. Perchè dietro al banco della tonnina è difficile mentire: il banco parla anche per te.
6 commenti:
Quando l'autore mi ha comunicato il nome del blog sono rimasta perplessa, poi, leggendo i "perché" del nome, non ho potuto fare a meno di pensare che sia una persona veramente speciale e che solo una creatura intelligente e sensibile poteva scegliere un nome apparentemente prosaico ed invece così pregno di significati transeunti. Beh,....ho detto tutto!
Come eravamo belli da piccoli.
Poi siamo cresciuti e siamo diventati più belli.
eravamo proprio bellini!
Insisto per non dare il mio benestare per la pubblicazione del "Come siamo diventati" :)
... sigh, lacrimuccia ...
Come eravamo...
io ero un tessuto.
Un broccato dai fitti e complessi ricami, ogni filo un sogno, ogni punto un progetto, ogni motivo un ideale.
Via via, col tempo, il disegno si è sfilacciato, il colore sbiadito, il tessuto un po' liso.
Come siamo...
Più belli, dice qualcuno...
Non saprei...
Sto lì tutto il giorno a strofinare quelle stramaledette macchie che non se ne vanno neanche con la candeggina, neanche con l'acido muriatico, mai, stanno sempre lì a guardarmi mentre io, inebetita, faccio finta di niente ma.. in realtà lo so, lo so bene. Non sono mica scema.
Ci sono macchie che non possono andar via, ci sono macchie che impregnano di sè ogni cosa, non c'è tessuto che tenga, non c'è ordito che ne sia scevro.
Te le porti dietro, impari a conviverci, a un certo punto le fai tue. Diventano parte di te.
Così preferisco chiamarle: macchie.
Piuttosto che rimpianti.
Io Leopardo
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