venerdì 20 agosto 2010

Ed il bue si rivolse all'asino..



In questi mesi il Presidente del Consiglio, o meglio i giornali di sua proprietà, non hanno risparmiato attacchi al Presidente della Camera riguardo ad una casa a Montecarlo, eredità di AN ed adesso abitata dal di lui cognato. Questi fatti, ancora peraltro tutti da chiarire, mi sembrano molto meno gravi delle leggi "ad aziendam" che stanno consentendo alla Mondadori di non pagare circa 173 milioni di euro al fisco (senza contare gli interessi e le sanzioni), e di chiudere la questione versando solamente il 5% di tale cifra. Per farvi un'idea più precisa della vicenda iniziata nel 1991 (questa si davvero scandalosa), vi rimando al seguente link:


http://www.repubblica.it/politica/2010/08/19/news/mondadori_salvata_dal_fisco_scandalo_ad_aziendam_nell_interesse_del_cavaliere-6365174/?ref=HRER1-1

giovedì 11 febbraio 2010

Presidentessa è meglio?


Angela Merkel, premier tedesco. Michelle Bachelet, Presidente del Cile. Cristina Fernandez de Kirchner. Presidente dell’Argentina. Mary McAleese, Presidente della Repubblica d’Irlanda. Laura Chinchilla, Presidente del Costarica. Johanna Sigurðardottir, Primo Ministro d’Islanda. Gloria Macapagal-Arroyo, Presidente delle Filippine. Dalia Grybauskaite, Presidente della Lituania. Ellen Johnson-Sirleaf, Presidente della Liberia. Queste sono solo alcune delle donne che attualmente governano nazioni di cinque diversi continenti (manca solo l’Oceania). Sono davvero lontani i tempi in cui Mafalda, il famoso personaggio dei fumetti inventato da Quino, si stupiva che non ci fossero donne a ricoprire la carica presidenziale.

                     
Oggi sembra addirittura che le donne siano più capaci, più equilibrate e soprattutto più oneste dei loro colleghi uomini. Sono attente all’ambiente, poco inclini alla guerra e dotate di una spiccata coscienza civile che le porta ad ottenere rilevanti risultati soprattutto nel sociale. E’ questa quindi la soluzione per un futuro del mondo più ”roseo”? E’ presto ancora per dirlo, sia perché è sempre pericoloso fare di tutta l’erba un fascio, sia perché i numeri non ci consentono ancora di generalizzare. Infatti siamo ancora lontani dal 50% di paesi del mondo governati da donne, che permetterebbe un confronto più evidente con i loro omologhi uomini. Al momento potrebbe trattarsi di “emersione delle eccellenze”, fenomeno che si è storicamente verificato ogniqualvolta gli appartenenti a delle “minoranze” hanno cominciato ad occupare posti di responsabilità. I primi, forgiati dalle difficoltà di emergere, sono quasi sempre stati i migliori.
Sulla questione, ho due differenti idee, una più "razionale" e l'altra più "istintiva".


Razionalmente, io penso che individui, di qualunque sesso, razza, o opinione politica, aventi le stesse possibilità di affermazione (diritto, purtroppo, non ancora acquisito universale) siano, alla lunga, destinati ad equivalersi.

Istintivamente, invece, penso che le donne siano potenzialmente capaci delle più grandi imprese (ma, forse, anche delle peggiori nefandezze) che ancora nessun uomo è riuscito ad immaginare.

E voi, cosa ne pensate? Anche sugli esempi citati si potrebbe discutere se si tratta in tutti i casi di eccellenze positive. Al riguardo si può essere fan di una piuttosto che di un’altra, dipende dal giudizio che diamo sulla loro storia e sul loro operato.

Dite comunque la vostra.

martedì 12 gennaio 2010

Un gran pezzo DUOMO


Prendere in faccia qualcosa in metallo fa male. Che questo qualcosa rappresenti il simbolo della tua città, forse fa peggio. Ma se la solidarietà unanimamente ricevuta dal mondo politico per questo episodio si può trasformare in via libera per l'immunità (o impunità?) e le leggi ad personam, allora forse valeva la pena di ricevere sui denti anche il Duomo in scala 1:1.
In questa storia ci sono parecchie stranezze, e comunque la si veda , c'è sempre qualcuno che si è comportato male, anzi malissimo. Infatti, se tutto quello che ci ha mostrato la TV è vero, gli uomini della scorta sono responsabili dell'accaduto almeno quanto l'attentatore.
Non è stato un gesto improvviso, il lanciatore teneva l'oggetto bene in vista, "bilanciandolo" come fa un giocatore di pallanuoto prima di scagliare il tiro. Ma dove stavano guardando, per  non vederlo? E poi, quale scorta consente al proprio protetto di uscire dall'auto dopo un attentato, col pericolo di ricevere il "colpo di grazia"? Non è più sensato correre subito al più vicino pronto soccorso (e non a quello a 12 Km)?
Se invece si è trattato di una messinscena, come non mi sento di potere escludere a priori, allora molte cose tornano, ostentazione delle ferite compresa. Ma in questo caso sarebbero condannabili (anche penalmente, per procurato allarme) gli ideatori e gli attori di questa vergognosa fiction.  Quello che è certo è che la statuetta non si trova più, e nemmeno tutte le altre simili. Pare siano andate a ruba.